Cenni storici: Questo museo fra le montagne nasce nel 1230 con una prima torre isolata creata dai vescovi di Bressanone, prende il nome di “Torre in Quadra” e venne ampliata nel 1331 dai signori che ne presero possesso aggiungendo un muro di cinta merlato con camminamento di ronda ed un nuovo piccolo palazzo. La torre veniva poi utilizzata come granaio e tutta la costruzione passò in varie mani fino ad arrivare alla forma odierna con due torri circolari unite alle mura. Il castello appartenne a numerose famiglie contadine ed infine divenne un museo nel 2001.
Chi sono i Ladini? Popolazione caratteristica delle Dolomiti, i ladini sono un nucleo di 30.000 persone caratterizzate da due importanti aspetti: la lingua neolatina particolare derivante dal latino volgare e il suggestivo paesaggio montuoso delle Alpi Centrali che ha permesso alla lingua, la più antica parlata in quella regione, di rimanere viva.
Cosa offre il museo? Il percorso all’interno del museo permette di scoprire il mondo ladino, partendo dalla storia antica per arrivare a quella attuale, con collegamenti alle influenze esterne e al paesaggio che ha condizionato il modo di vivere di questo popolo. Oltre alla storia sono presenti informazioni dettagliate sulla lingua, la cultura, le leggende, la geologia, l’archeologia, il turismo e l’artigianato nelle valli dolomitiche in cui hanno creato la loro casa i ladini. Promuovendo e facendo conoscere i diversi aspetti della vita il museo aiuta a conservare la cultura e le usanze ladine, che non devono essere dimenticate. Inoltre il cortile interno del museo è utilizzato per seminari e concerti di vario genere.
Il museo si trova nel paese di San Martino in Badia (BZ)
Chi acquista un biglietto d’entrata, può visitare il Museum Ladin Ursus ladinicus gratuitamente.